Le imprese che intendono effettuare investimenti in beni strumentali nuovi, possono godere di un credito d’imposta, da utilizzare in compensazione in tre esercizi futuri. Il periodo di riferimento, entro cui operare per beneficiare di questo vantaggio, è compreso tra il 25 giugno 2014 ed il 30 giugno 2015.
Ma vediamo nel dettaglio cosa stabilisce il D.L. 91/2014.

I soggetti destinatari di questo beneficio sono i titolari di Reddito d’impresa, qualunque sia la forma giuridica, per cui sono chiaramente esclusi i professionisti. Il credito d’imposta concesso equivale al 15% della differenza tra l’investimento in beni strumentali nuovi, e la media degli investimenti effettuati nei 5 esercizi precedenti, con facoltà, si specifica, di escludere dal calcolo per la media l’esercizio con maggiori investimenti. Per cui, se un’impresa compra un bene strumentale nuovo per € 100.000,00 ed è consegnato, o spedito entro il 31 dicembre 2014, e la media degli investimenti effettuati (nei 4 esercizi di minor investimento tra i 5 da considerare, quindi tra il 2009 ed il 2013) è pari ad € 60.000,00, il credito spettante sarà pari al 15% della differenza di € 40.000,00

Bonus: (100.000 – 60.000) x 15% = 6.000,00

Questo credito potrà essere usato esclusivamente in compensazione, quindi non richiesto a rimborso, in tre rate uguali, nel nostro esempio da € 2.000,00 ciascuna, a partire dal secondo esercizio successivo a quello dell’investimento, vale a dire 2016, 2017 e 2018. Chiaramente se l’investimento è effettuato nel 2015, tutto si trasla di un anno, per cui la media è calcolata sul periodo 2010/2014, ed il credito speso nel periodo 2017/2019.

Il metodo di calcolo del Bonus favorisce maggiormente le imprese che nel periodo antecedente non avevano effettuato investimenti, o non erano ancora nate, come le Start Up, per le quali il beneficio si massimizza, essendo calcolato sull’intero investimento e non sulla differenza con un pregresso inesistente.

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